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sabato 5 ottobre 2013

Il naufragio di Lampedusa dovrebbe svegliare tante coscienze addormentati!!!

Quel drammatico naufragio che costò la vita a più di 100 persone annegati nei pressi di Lampedusa, in Sicilia, erano  derivanti in maggioranza dalla Somalia e dall’Eritrea, due paesi che vivono l’estremo della povertà.
La Somalia è un paese che si autogestisce dal 1995, quando Siad Barre, l’ex presidente fugi in Nigeria (Lagos) con tanti milioni di Dollari lasciando indietro la sua terra e il suo popolo nel caos.
Siad Barre era figlio di un pastore Etiope che  senza alcun istruzione scolastica, nel 1941 entra nel corpo di polizia territoriale della colonna Italiana Zaptiè. Successivamente negli anni 50 entra a fare parte del corso allievi ufficiali dei carabinieri a Firenze dove acquisisce il grado di sottotenente e successivamente tornò in Somalia e con l’indipendenza del 1960, lasciò i carabinieri per entrare in esercito dove fu addestrato dei sovietici , che gli diedero la possibilità di abbracciare il marxismo fino ad adorare gli ideali e di conseguenza  a diventare un comandante capo.
In brevi nel 1969, fu assassinato il presidente  Abdirashid Ali Shermarke, un colpo di stato che fu architettato da egli stesso, e cosi il paese se è trovato sull’orlo di una guerra civile. Nel frattempo il presidente ad interim  Mukhtar Mohamed Hussein viene deposto.
Siad Barre sale alla presidenza del paese conducendolo con i sistemi arcaici sovietici, con un partito unico. Nel 1970 iniziò ad istituire il Servizio di Sicurezza Nazionale, i primi servizi segreti della Somalia, creati sul modello del KGB sovietico e rivelatisi un efficace strumento di spionaggio all'estero e controllo del paese. Nel 1976 fonda il Partito Socialista Rivoluzionario Somalo. In seguito, si indirizza verso una politica sempre più autoritaria e verso un culto esasperato della personalità (ancora oggi molte sue immagini di grandi dimensioni campeggiano sugli edifici di Mogadiscio). Cercò in ogni modo di reprimere il dissenso interno, come con l'ex-ministro Mohamed Aden Sheikh, incarcerato per due volte a Labatan Girow senza prove.
Durante gli anni della guerra fredda, sia gli Stati Uniti che l'Unione Sovietica si interessano alla Somalia data la sua posizione strategica all'ingresso del Mar Rosso. Siad Barre crea un'intesa con quest'ultima, ma il patto si rompe nel 1977, quando la Somalia ingaggia un conflitto con l'Etiopia per il controllo dell'Ogaden. Gli USA rientrano allora in scena e sostengono la Somalia con circa 100 milioni di dollari di aiuti economici e militari.
Nell'ottobre del 1977 un commando palestinese, con l'aiuto della RAF tedesca, dirotta un aereo della Lufthansa partito da Palma di Maiorca facendolo atterrare a Mogadiscio. Il cancelliere tedesco Helmut Schmidt si trova così a dover negoziare con Siad Barre per far sì che la squadra anti-terrorismo GSG-9intervenga sull'aeroporto e liberi gli ostaggi.
Verso la fine degli anni ottanta, a causa di una rapida perdita di consensi, si rafforza l'opposizione interna e Siad Barre assume comportamenti sempre più deliranti. Nel luglio del 1990, in occasione di una partita di calcio allo stadio di Mogadiscio, fa aprire il fuoco sugli spettatori perché questi avevano manifestato rumorosamente il loro dissenso verso il dittatore.
Nel nord del paese si sviluppa un movimento di liberazione somalo grazie anche ai finanziamenti dell'Etiopia: la repressione è spietata e Barre fa strage di civili (più di 50 000 morti fra il 1988 e il 1990, uno dei conflitti più sanguinosi della storia dell'Africa). Fece intervenire anche l'aviazione per bombardare la città di Hargheisa nel gennaio 1991.
Il 26 gennaio del 1991 Siad Barre viene destituito e ripara nel sud ovest del paese, in una regione controllata da suo genero Mohamed Said Hersi. Da lì tenta due volte di riprendere il potere su Mogadiscio, ma il generale Aidid ne decreta l'esilio nel maggio del 1992. Ripara allora su Nairobi, ma la levata di scudi dell'opposizione al governo keniota fanno sì che Barre si sposti dopo due sole settimane a Lagos in Nigeria.
Malgrado i suoi fedeli lo spingano a riprendere il potere, Barre rifiuta da allora di svolgere qualsiasi ruolo politico, affermando – con molta preveggenza – che la Somalia non sarebbe più ritornata governabile. In Nigeria morirà per una crisi cardiaca il 2 gennaio del 1995. I resti verranno inumati in Somalia nella sua città natale.
Isaias Afewerki è il primo presidente dell’Eritrea dal 1993, Nato ad Asmara, 2 febbraio 1945) è un politico eritreo, e primo presidente dell'Eritrea dal 1993.
Ha condotto il Fronte Popolare di Liberazione Eritreo (FPLE) alla vittoria nel maggio 1991, ponendo così fine a trent'anni di lotta armata di liberazione. Due anni dopo è diventato presidente a seguito di un referendum sull'indipendenza. È il leader del Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia (FPDG).
Isaias è nato nella capitale dell'Eritrea, Asmara, originario del villaggio di Tselot, nella provincia di Amasiendi Eritrea.
Il FPLE è stato uno dei molti gruppi armati che hanno lottato contro il regime etiope di Menghistu Hailè Mariàm. Isaias è stato eletto leader del FLPE nel 1975. È stato presidente sia del FLPE che del FPDG poiché il secondo assunse il potere dopo la fine della guerra per l'indipendenza eritrea e la guerra civile etiope nel 1991. È presidente dell'Eritrea da quando il paese si è proclamato indipendente dall'Etiopia nel1991 ed è stato poi eletto dall'Assemblea Nazionale dopo il raggiungimento dell'indipendenza de jure nel1993..
l governo di Isaias, formato dal Fronte popolare per la Democrazia e la Giustizia (PFDJ), è il movimento politico attualmente al potere in Eritrea. E 'il successore del passato Fronte di Liberazione Popolare Eritreo (EPLF). Attualmente è l'unica entità giuridica politica esistente in Eritrea.[6] Le elezioni presidenziali, previste per il 1997, non si realizzarono mai. Isaias è quindi stato criticato per non aver applicato le riforme democratiche. Il suo governo ha fatto un giro di vite sui critici e ha chiuso la stampa privata. Il Press Freedom Index, pubblicato da Reporters sans frontières
Vivendo dittatorialmente in questi paesi, la speranza del futuro delle volte si spezza e la vita umana non ha più valore, il desiderio di vivere e volato in aria trasportato dai sogni irraggiungibili. Quando scatta l’istinto di cambiare vita , luogo e se stessi, nessuno ci ferma, dobbiamo fuggire e fuggire per arrivare ma senza sapere dove in quale posto? Un’avventura, un’esperienza unica, difficile, rischiosa, piena di ostacoli , di trabocchetti, di fascino e soprattutto pericolosa. Di questi poveri avventurieri, la metà o quasi di loro ha perso la vita in questi acque freddi nel mediterraneo, vicino a Lampedusa.
Il mondo intero lo sà ma i politici i più mediatici non fanno nulla.
E’ giusto che gli Africani debbano pagare a caro prezzo per sbarcare nei paesi europei???
Gli Europei di oggi non hanno bisogno di visto per andare in Africa o in Asia!!!
A cosa servono tutte le associazioni che si battono contro le leggi stupidi degli esseri umani???
Questa gente che si sacrifica in questi modi sta veramente male; è giusto che noi da questa parte le contempliamo ed aspettiamo finché muoiono per poi parlare di loro attraverso i canali mediatici per vendere di più le notizie???
“Il naufragio di Lampedusa ha cambiato il modo di raccontare queste tragedie”





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